Molto più di un caffè


Il caffè: ah! che piacere!💕

Una delle mie grandi passioni è il caffè, in tutte le sue consistenze (che sia in chicchi o liquido), in tutti i suoi aromi, in tutte le sue sfumature e sfaccettature.
All'interno del genere coffeea sono identificate e descritte oltre 100 specie ma le varietà di caffè più diffuse sono l'arabica e la robusta.
Non si conosce bene la data esatta della scoperta del caffè come bevanda, infatti ci sono diverse leggende sulla scoperta, ma si sa che è stato diffuso nel XV secolo arrivando in Italia solo nel XVI secolo e da quel momento, la nostra nazione è diventata la regina di questa bevanda ma solo a Napoli ne è stato fatto un vero e proprio culto. Il caffè a Napoli è più buono di qualsiasi altra zona d'Italia.

Esiste il galateo del caffè, che viene rispettato in Italia (soprattutto in Campania) quasi come la cerimonia del tè in Giappone. Vediamo insieme alcune regole:


- Che sia amaro o zuccherato, il caffè va sempre mescolato in modo che gli aromi vengano ben distribuiti; attenzione però a mescolare il caffè con movimenti delicati dall'alto verso il basso facendo attenzione a non urtare la ceramica, quindi senza far tintinnare le pareti della tazzina perché far rumore risulterebbe poco educato; inoltre, il cucchiaino serve solo a mescolare, quindi, dopo averlo utilizzato, va riposto sul piattino dalla stessa parte del manico (ovvero a destra!) e mi raccomando: non si ciuccia, nemmeno se è pieno di cremina!

- La tazzina non si decanta come fosse vino; ondeggiare la tazzina non serve ad inglobare gli aromi ma fa solo attaccare tutta l'adorata cremina alle pareti della tazzina (non ha senso e fa sembrare un tantino ridicoli);

- La tazzina va presa usando solo il pollice e l'indice (senza alzare il mignolo che è poco chic), va bevuto a piccoli sorsi senza emettere strani rumori e non va assolutamente soffiato; se è troppo caldo basterà aspettare qualche minuto ed una volta finito, la tazzina va appoggiata sul suo piattino;

- L'acqua: va bevuta rigorosamente prima del caffè in modo da togliere il sapore del pasto precedente così da preparare il palato a gustare il favoloso aroma del caffè;

- A casa, non va servito a tavola ma in salotto; va servito sempre dalla moka e non travasato, messa su un vassoio insieme alle tazzine, lattiera e zuccheriera; solo se preparato con una macchina del caffè può essere servito direttamente nella tazzina; viene accompagnato da pasticcini o biscottini.

Queste sono le regole principali del bon ton del caffè. E voi, quante di queste regole rispettate?

Voglio concludere questo post con una famosissima citazione di Luciano De Crescenzo che tratta di un'usanza nata a Napoli durante la seconda guerra mondiale:

Una volta a Napoli, nel quartiere Sanità, quando uno era allegro, perché qualcosa gli era andata bene, invece di pagare un caffè ne pagava due e lasciava il secondo caffè, quello già pagato, per il prossimo cliente. Il gesto si chiamava “il caffè sospeso”. Poi, di tanto in tanto si affacciava un povero per chiedere se c’era un “sospeso”. Era un modo come un altro per offrire un caffè all’umanità. Luciano De Crescenzo, I pensieri di Bellavista, 2005

Aspetto i vostri commenti! 💟

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